mercoledì 11 marzo 2009

ATA VS SCSI

Nell'attesa di recuperare su ebay un controller SATAII PCI a prezzo abbordabile da installare nel mio sistema K6III+ al fine di eliminare il collo di bottiglia costituito dal sistema disco, ho recuperato da un vecchio server con PentiumII fuori uso tre dischi Quantum ATLAS IV da 9.1Gb SCSI 160 ed ho subito pensato di testarli con un altrettanto vecchio controller che avevo, un Adaptec SCSI 2940UW. Premetto di non aver mai avuto alcuna esperienza con i sistemi SCSI e pertanto per la corretta installazione e configurazione mi sono prima documentato. 
Nonostante la documentazione da me reperita fosse esauriente e completa inizialmente ho avuto dei problemi con la corretta configurazione del lettore CD-ROM ATA il quale anche se riconosciuto non effettuava il boot. Il problema si è risolto solo configurando questo con i ponticelli su CABLE SELECT e collegandolo in modo che fosse SLAVE sul secondo canale ATA della mobo.
Ad installazione e configurazione ultimata sono partito con l'installazione di Ubuntu 8.04 e già qui si sono notate le prime differenze.
Prima con il controller PCI Hot Rod 100 ed un disco ATA133, perciò in UDMA5, la medesima installazione si bloccava al 6% e poi, dopo snervanti attese, il sistema diceva che qualcosa era andato storto allora provando l'installazione con Ubuntu 7.10 che subiva una snervante pausa al 6%, questa terminava dopo circa 2 ore senza dare errori ottenendo un sistema correttamente installato. Ora con lo SCSI e con Ubuntu 8.04 l'installazione è proceduta con regolarità anche se non in tempi brevi, più di un'ora, ma comunque senza dare problemi e risultando in un sistema installato con successo.
Durante il boot del SO con lo SCSI non si notano miglioramenti in termini di tempo ma a sistema caricato quando si avviano altri programmi il tutto è più reattivo ovvero mentre con l'ATA100 un programma tipo GIMP veniva caricato e reso disponibile a rate ora con SCSI si assiste ad un caricamento che tende ad offrire alla fine un'applet completamente pronta. Altro esempio potrebbe essere la finestra del menù Ubuntu che con ATA100 prima si apriva in grigio e durante il caricamento offriva tutte le icone del menù, ora con lo SCSI si preme sul pulsante Ubuntu ed il caricamento offre subito un menù completo anche se non immediato ma comunque più veloce che con ATA100.
Tutto ciò anche se non ha eliminato il collo di bottiglia del sistema disco mi ha aperto gli occhi su come questo ATA non sia mai stato ciò che si credesse. 
Ho sostituito un sitema ATA100 con trasferimento massimo teorico di 100Mb/sec. con uno SCSI UW da 40Mb/sec. avendo risultati se non uguali addirittura migliori!!!
Tenendo conto che nell'ATA100 i 100Mb/sec. sono teorici ipotizziamo che ne trasferisca la metà perciò 50Mb/sec., comunque lo SCSI dovrebbe essere inferiore ed invece NO!
Ma allora perché si spacciano i sistemi ATA identificandoli con i loro limiti teorici quando nella pratica i trasferimenti non sono neanche del 40% di quel valore???
La stessa cosa vale per ATA133, SATAI e SATAII. 
Se prima stavo cercando un controller SATAII per poi dover comprare anche un disco SATAII, ora cerco solo, e l'ho già trovato, un controller SCSI UW160 che senza dubbio è migliore di qualsiasi sistema SATAII...
Tutti siamo abituati a riempirci di dischi prima PATA ora SATA solo perché i produttori forniscono le mobo con tali controller che a loro costano niente ed a noi li fanno pagare sazio per non parlare dei relativi dischi ed alla fine viviamo con sistemi che fanno il singhiozzo e siamo pure contenti!!!
Provate SCSI una volta e non lo lascerete mai più. GARANTITO. 

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